A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata

Oggi divaghiamo leggermente dal principale argomento del blog! Partiamo dalla famosa frase del titolo, contenuta in Bandiera bianca di Franco Battiato per parlare del maestro Peppe Vessicchio, il quale sta portando avanti alcuni studi in cui sostiene che l’ascolto di Mozart da parte delle piante di pomodori aiuti (o comunque intervenga) sulla crescita dei pomodori stessi. E se ve lo state chiedendo: no, il buon Ludwig Van Beethoven invece non funziona.

L’idea di fondo per cui ascoltare Wolfgang Amadeus aiuti a stimolare il cervello (il tanto controverso Effetto Mozart) non è ovviamente nuova e il nostro simpatico barbuto maestro non è nemmeno l’unico che si è spinto oltre includendo anche il mondo vegetale: la London Royal Philharmonic Orchestra ha registrato nella primavera del 2011 un disco intitolato “The Flora Seasons: Music to Grow to”, l’esecuzione dei brani di Mozart è stata registrata in una sala concerti piena di piante di ogni tipo così da ispirare fiori e bulbi a crescere di più. Chissà se il risultato è stato raggiunto, non ho trovato riscontri.

Insomma, non so se è davvero il caso di comprare un impianto stereo da mettere nel nostro orto. Siamo combattuti, ma se la cosa dovesse davvero andare in porto (a causa di un nostro momento di scarsa lucidità) la nostra scelta musicale poi sicuramente ricadrebbe su altri dischi che reputiamo più adatti: “Harvest” di Neil Young e “Field songs” di Mark Lanegan. “Fresh music for rotting vegetables”dei Dead Kennedys invece lo lasciamo da parte per non traumatizzare ulteriormente le delicate piantine.

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